Il libro non è un film...
"...Alcuni di loro sono dei grandi artisti, hanno scritto libri meravigliosi in cui hanno riversato le ricchezze del loro animo e del loro sapere. Al punto che, talvolta, quando li riaprono restano loro stessi meravigliati, vi scoprono emozioni e pensieri che avevano dimenticato. Questi libri sono un immenso patrimonio inutilizzato.
Intendiamoci, ciascuno faccia ciò che vuole, se non vuol leggere libri non li legga. Può vivere bene lo stesso. Però chi vuol capire veramente l'animo umano , chi vuol conoscere in modo approfondito sé stesso e gli altri, chi vuol comprendere i complicati rapporti aziendali e sociali, chi vuol porsi i problemi in modo corretto, deve ricorrere al libro, alla grande letteratura, alla saggistica importante. E qui che è confluito e continuerà a confluire il sapere dell'umanità. Non bastano nemmeno i film, per quanto importanti, anzi indispensabili..."
Intendiamoci, ciascuno faccia ciò che vuole, se non vuol leggere libri non li legga. Può vivere bene lo stesso. Però chi vuol capire veramente l'animo umano , chi vuol conoscere in modo approfondito sé stesso e gli altri, chi vuol comprendere i complicati rapporti aziendali e sociali, chi vuol porsi i problemi in modo corretto, deve ricorrere al libro, alla grande letteratura, alla saggistica importante. E qui che è confluito e continuerà a confluire il sapere dell'umanità. Non bastano nemmeno i film, per quanto importanti, anzi indispensabili..."
Gran bell'articolo quello di Alberoni nel suo editoriale sul "Corriere della sera". A dire la verità, ci ha davvero tranquillizzati. Molte volte si pensa che possiamo essere risucchiati nel vortice dei film, della televisione, dei talk-show - demenziali e non -, delle soap-opera, di Verissimo - lì sarebbe proprio la fine -, delle notizie di secondo piano di Studio Aperto - ovvero "Verissimo 2. La vendetta" -, ecc ecc.
Alberoni ci ha tranquillizzato, non potremmo mai limitarci a queste cose e non sentire più il bisogno di leggere libri. L'uomo è alla continua ricerca di se stesso, alla scoperta degli altri, del mondo e della vita. Ricerche ed emozioni che solo attraverso la letteratura possiamo percepire.
A questo punto, sembta doveroso, riscrivere l'aforisma di Ugo Ojetti, un giornalista di gran classe: "Chi accumula libri, accumula desideri; e chi ha molti desideri è molto giovane, anche a ottant'anni."
Alberoni ci ha tranquillizzato, non potremmo mai limitarci a queste cose e non sentire più il bisogno di leggere libri. L'uomo è alla continua ricerca di se stesso, alla scoperta degli altri, del mondo e della vita. Ricerche ed emozioni che solo attraverso la letteratura possiamo percepire.
A questo punto, sembta doveroso, riscrivere l'aforisma di Ugo Ojetti, un giornalista di gran classe: "Chi accumula libri, accumula desideri; e chi ha molti desideri è molto giovane, anche a ottant'anni."
1 Comments:
Complimenti per il giornalino. Ne ho preso una copia presso il negozio di Antonio Ciano
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